Sciacca | Si raccomanda ai pescatori e alle navi mercantili di stare a debita distanza

Gli scienziati arrivano in mare con «Urania»,

la nave più intelligente del Mediterraneo

Quindici giorni di studio delle acque marine e dei fondali per il Cnr
Un equipaggio di 36 persone visiterà le acque locali a poche centinaia
di metri dalla costa, in un quadrilatero fra il porto e Pantelleria

La nave oceanografica «Urania»
La nave oceanografica «Urania»

SCIACCA | Il mare sotto la lente d’ingrandimento, arriva la nave oceanografica «Urania». Domani 2 ottobre fra Sciacca e l’isola di Pantelleria, precisamente a poche centinaia di metri da Capo San Marco, la popolare nave oceanografica arriverà nelle acque agrigentine per effettuare dei rilievi al fine di controllare lo stato di salute delle nostre acque territoriali. Urania, per chi non lo sapesse, è un vero e proprio prodigio della tecnologia. Le ricerche in mare, quelle nei fondali, vengono effettuate con strumenti sofisticati in grado di analizzare il territorio sottomarino e tirar fuori una scheda sul suo stato di salute.

14 GIORNI DI RICERCA | Le ricerche saranno portate avanti fino a giorno 15 in merito ad una indagine condotta dal Cnr, cioè dall’Istituto per l’ambiente marino costiero del Consiglio Nazionale per le Ricerche. L’operazione è denominata «Seascape 2012» e ha ottenuto nei giorni il nulla osta da parte delle autorità competenti come la Guardia costiera. La cosa non è certo di poco conto: intanto la sosta dell’Urania durerà diversi giorni in una zona utilizzata dai pescatori e dalle navi mercantili per la pesca e il transito.

Durante un rilievo in profondità
Durante un rilievo in profondità

ANALISI DELLE ACQUE MARINE | Obiettivo della nave oceanografica italiana è quello di effettuare delle indagini sottomarine, cosiddette batimorfologiche e sismo stratigrafiche, che nel gergo del mare significa un’analisi morfologica mirata in profondità e non lontano dalla costa. Le acque sono quelle del circondario marittimo di Sciacca, che analizzerà in profondità un quadrilatero di diverse decine di metri.

UNA NAVE DA RICERCA MULTIDISCIPLINARE | L’imbarcazione è stata progettata come la prima nave da ricerca multidisciplinare ed è stata consegnata al Cnr nel ’92 dopo aver stipulato un contratto di noleggio pluriennale. L’attrezzatura tecnica da quel momento in poi è stata costantemente aggiornata in modo da risultare sempre all’avanguardia e al massimo dell’efficienza operativa. Ha un’autonomia di 45 giorni e ci lavora un equipaggio di 36 persone. È stata progettata per lavorare nel mediterraneo, ma praticamente può andare ovunque, anche in aperto oceano. Dalla guardia costiera si raccomanda di mantenersi a debita distanza al fine di favorire le operazioni di ricerca ed evitare incidenti.

Lunedì 1 ottobre 2012